martedì 27 marzo 2012


SANTARELLA ' S       VISUAL MAPS


Santarella si trasforma. E questo implica la capacità di contenere tante cose, di essere molteplice, di accogliere diversità, di portarsi dietro cluster di concetti che si interconnettono e fanno nube.
// nuvole di concetti //

La curva va qui, va lì, si gira, si attorciglia, si fa nodo, diventa una piroetta per il corpo - non solo per il tessuto.
// invita a ballare //

Ne derivano diagrammi, indicazioni ed istruzioni d’uso; paths di comportamenti che sono quasi una prescrizione, un puzzle da completare. 
// ma poi a sorpresa il puzzle contiene tante possibli conformazioni e diventa albero di possibilità a più dimensioni. Come un cubo magico –caleidoscopico- senza soluzione unica, dove ogni diversa combinazione di colori è valida, possibile, personale,... //

Sono traiettorie a metà tra disegno di architettura intorno al corpo e cartamodelli di sartoria nello spazio. Sono tracciati che sono nella mente di chi progetta e che si muovono insieme agli abiti, come tatuaggi e/o dna impliciti.

Le mappe visuali evocano le proprietà grafiche di questa vestibilità multipla. Sono fatte per trasferire in segnali e segnaletiche le forme, i processi, i concetti e le azioni.

Come messaggi sottesi, che appaiono ogni tanto come le lucciole nelle notti silenziose. Ma anche come i neon delle città chiassose, parole e forme pulsanti, che riferiscono nomi e trame da raccontare.


Italia Rossi   

SonoraCreative         




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