SANTARELLA ' S VISUAL MAPS
Santarella si
trasforma. E questo implica la capacità di contenere tante cose, di essere
molteplice, di accogliere diversità, di portarsi dietro cluster di concetti che
si interconnettono e fanno nube.
// nuvole di
concetti //
La curva va
qui, va lì, si gira, si attorciglia, si fa nodo, diventa una piroetta per il
corpo - non solo per il tessuto.
// invita a
ballare //
Ne derivano
diagrammi, indicazioni ed istruzioni d’uso; paths di comportamenti che sono quasi
una prescrizione, un puzzle da completare.
// ma poi a
sorpresa il puzzle contiene tante possibli conformazioni e diventa albero di
possibilità a più dimensioni. Come un cubo magico –caleidoscopico- senza
soluzione unica, dove ogni diversa combinazione di colori è valida, possibile, personale,...
//
Sono
traiettorie a metà tra disegno
di architettura intorno al corpo e cartamodelli di sartoria nello spazio. Sono tracciati
che sono nella mente di chi progetta e che si muovono insieme agli abiti, come tatuaggi e/o dna impliciti.
Le mappe
visuali evocano le proprietà grafiche di questa vestibilità multipla. Sono
fatte per trasferire in segnali e segnaletiche le forme, i processi, i concetti
e le azioni.
Come messaggi
sottesi, che appaiono ogni tanto come le lucciole nelle notti silenziose. Ma
anche come i neon delle città chiassose, parole e forme pulsanti, che riferiscono
nomi e trame da raccontare.
Italia Rossi